La disfunzione erettile, un tempo considerata marginale dalla medicina ufficiale a causa della scarsa comprensione delle sue cause e della mancanza di terapie efficaci, era spesso trascurata o affrontata solo come problema psicologico. La riluttanza di pazienti e medici a trattare un tema così delicato contribuiva a mantenere basso l’interesse clinico e scientifico.

Negli ultimi anni, tuttavia, si è verificato un notevole progresso nelle conoscenze sulla fisiologia del pene e sulle disfunzioni erettive, senza paragoni in altri settori medici. Questo sviluppo ha portato all’introduzione di farmaci e trattamenti innovativi che migliorano significativamente la qualità della vita dei pazienti. Grazie alla ricerca sull’anatomia, la fisiologia e la biochimica della funzione erettile, oggi è possibile identificare disordini organici specifici responsabili della disfunzione erettile, distinguendo accuratamente le cause fisiche da quelle psicologiche.

Gli studi dimostrano che la disfunzione erettile è molto comune: un uomo su cinque sopra i 50 anni e uno su quattro sopra i 65 ne sono affetti. Purtroppo, solo il 27% degli uomini discute il problema con il proprio medico, nonostante sia ormai chiaro che esistono terapie efficaci. Inoltre, anche l’uso di integratori nutraceutici può fornire un supporto complementare, aiutando a mantenere la funzionalità vascolare e contribuendo così al benessere generale dell’apparato riproduttivo.

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